Parità di genere nel mondo del lavoro: ecco l’analisi del Centro Studi di Carter & Benson. Lo studio si basa sui progetti di ricerca svolti nel 2023 e dai dati emerge che il 30% ha riguardato donne in ruoli apicali con l’11% in posizione di General Manager e CEO, e il 19% in posizioni top manager tra le quali svettano quelle nel marketing e nel customer service. Il mondo femminile è spesso penalizzato dal mercato del lavoro. In Italia nel 2023, infatti, l’occupazione femminile è solo il 52,3% (dato ISTAT) con un gap di quasi 15 punti % sulla media europea, un pay gap intorno al 18% (fonte Osservatorio Inps) dato che peggiora con il crescere dei ruoli nell’organizzazione. A sottolineare ulteriormente il divario tra uomo e donna i dati del Gender Equality Index 2023 del World Economic Forum che posizionano l’Italia al 79° posto in discesa di 16 posizioni rispetto all’anno precedente, al 104^ posto quando si parla di partecipazione economica, all’80^ posto per parità di salario tra uomo e donna e al 100^ posto a livello mondiale se si considerano quante donne riescono a ricoprire ruoli dirigenziali o di management. In Italia, infatti, solo il 28,7% occupa posizioni manageriali rispetto al 34% della media europea e il 16% in qualità di amministratori delegati, dato che scende drasticamente al 3% nelle aziende quotate. Dall’analisi di Carter & Benson sui progetti di ricerca svolti nel 2023 emerge che il 30% ha riguardato donne in ruoli apicali con l’11% in posizione di General Manager e CEO, e il 19% in posizioni top manager tra le quali svettano quelle nel marketing e nel customer service. Dati interessanti e in crescita rispetto al 2022 ma che raccontano ancora le difficoltà che le donne hanno rispetto agli uomini ad inserirsi nel mondo del lavoro e a crescere professionalmente. Al di là di ciò che sono chiamate a fare le istituzioni, puntare a un’organizzazione più inclusiva, rispettosa del benessere della persona e delle sue esigenze, bilanciando lavoro e vita privata, senza che l’uno prevalga sull’altra, può avere un impatto positivo su indicatori sociali come l’occupazione e la crescita manageriale femminile, oltre che essere un aspetto fondamentale per la reputation dell’azienda.. In questo senso il percorso di Certificazione Nazionale per la parità di genere UNI/PDR 125:2022 è certamente un elemento di svolta per un importante e necessario cambiamento sociale e culturale. |